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Dopo un periodo di chiusura nel 1953, l’americana Indian Motorcycle riattiva la produzione nel 2004 e nel 2011 viene acquisita dalla Polaris Industries.
Alle origini della sua fondazione nel 1901, in Massachusetts, c’è il geniale connubio tra Oscar Hedström, industriale americano di origini svedesi, e George M. Hendee, ex campione di ciclismo. A legarli, infatti, è la passione per le due ruote: la brillante idea di Hedström di dotare di un motore un tandem per l’allenamento dei ciclisti colpisce così tanto Hendee che, nel 1901, lanciano insieme il loro primo modello, l’Indian Single. Si tratta di una motocicletta con motore monocilindrico e carburatore concentrico, una novità davvero strabiliante per quei tempi.
Il successo è così immediato che nel giro di poco più di un decennio la loro azienda, la Indian Motorcycle Manufacturing Company, diventa la più grande produttrice di moto nel mondo, battendo marchi concorrenziali famosi come Harley-Davidson, grazie alla superiorità e affidabilità dei suoi veicoli a due ruote e alla continua ricerca in direzione della più avanzata tecnologia.
La Indian Motorcycle Manufacturing Company ottiene quindi il monopolio del settore, ponendo le basi della motocicletta americana.
L’azienda conosce una crescita esponenziale per un lungo periodo, fino a quando, dopo diversi passaggi di proprietà, chiude i battenti nel 1953. Con il nuovo millennio, nel 2004 riapre l’attività produttiva immettendo sul mercato motociclette dalle elevate prestazioni, che ben ricordano gli innovativi modelli precedenti. Negli ultimi decenni, in Europa e nel mondo, iniziano a spuntare concessionarie esclusive del prestigioso marchio americano: ne è un esempio il centro motociclistico Indian Motorcycle Annecy, in Francia. Qui, fanno bella mostra di sé le iconiche motociclette, assieme all’abbigliamento e alla gamma accessori; allo showroom è annessa anche un&#8217;officina meccanica per la preparazione e manutenzione delle motociclette.
Per illuminare i vari spazi della concessionaria di Annecy sono stati scelti apparecchi innovativi, flicker free e super efficienti, tutti firmati Disano e Fosnova (gruppo Disano), professionisti mondiali del settore.
In particolare, per far luce sulle motociclette in esposizione, esaltandone ogni più piccolo particolare, è stato utilizzato il sistema Liset 2.0 con diverse configurazioni, comprese quelle con proiettori spot. Si tratta di un sistema lineare componibile e flessibile, con fonti Led di ultima generazione ad alta efficienza; un ottimo controllo della luce e un indice di resa cromatica molto elevato ne completano il profilo.
Accanto a Liset, sono stati installati i riflettori industriali Saturno, leader del mercato, dalla grande affidabilità e con un design compatto e molto discreto. Per le scaffalature sono stati utilizzati Luthor, faretti da incasso orientabili ad alta resa cromatica, ideali per dare il giusto risalto a ogni articolo in esposizione.
Da ultimo, nell’officina sono state montate le plafoniere stagne Thema ad alta efficienza ed elevata resistenza nel tempo grazie alla robustezza dei materiali selezionati e all’affidabilità della loro componentistica.
La concessionaria francese ha così potuto beneficiare, in ogni sua area, di un allestimento luminoso all’avanguardia e performante per merito degli apparecchi Disano, che si distinguono per le doti tecniche tra le più avanzate, come l’ottima resa cromatica, l’assenza di sfarfallii e, naturalmente, le elevate efficienze luminose.

Panattoni Park Bydgoszcz II

Indian Motorcycle Annecy