Tipologie degli apparecchi Le tipologie degli apparecchi destinati a ciascun impianto sono definite dal PRIC (piano regolatore dell’illuminazione comunale), il quale fissa per ognuno di essi il massimo valore di Rn (rapporto medio di emissione superiore) in modo che complessivamente sull'intero territorio comunale non siano superati i valori prescritti dalla tabella o da regolamenti comunali qualora esistenti. Per essere rispondente alla norma un impianto (o semplicemente un apparecchio) deve rispondere al requisito indicato nella tabella seguente
Ogni Regione ha realizzato una legge nella quale sono riportati i valori in percentuale del flusso luminoso nell'emisfero superiore ammessi nella singola regione, tenendo comunque sempre ben presente la suddivisione per zone. - i criteri di valutazione degli impianti; - le regole per le verifiche illuminotecniche; - angoli di orientamento, schermature, inclinazioni, che il costruttore deve rispettare nella realizzazione di una armatura; - considera importante il PRCIP. Piano regolatore comunale dell’illuminazione L'elaborazione di un Piano Regolatore Comunale dell'Illuminazione Pubblica, offre l'opportunità di dare uno sviluppo organico agli interventi di illuminazione in aree comunali. La normativa attuale disciplina soltanto l'illuminazione delle strade a traffico motorizzato. Il PRCIP ottimizza e omogeneizza sia gli interventi immediati, sia quelli futuri in aree pubbliche. Il Piano offre indicazioni per i soggetti preposti alla programmazione e alla disciplina degli interventi, ed è uno strumento che efficace sotto due aspetti: Inoltre, il PRCIP si prefigge di produrre sensibili miglioramenti nei settori della sicurezza, dell’arredo urbano e dell’economia di gestione. |
UNI 10819 Requisiti per la limitazione della dispersione verso l'alto del flusso luminoso.
Questa norma prescrive i requisiti degli impianti di illuminazione esterna, per la limitazione della dispersione verso l'alto di flusso luminoso proveniente da sorgenti di luce artificiale. Essa non considera la limitazione della luminanza notturna del cielo, dovuta alla riflessione delle superfici illuminate o a particolari condizioni locali, tra le quali l'inquinamento atmosferico. La norma si applica esclusivamente agli impianti di nuova realizzazione.
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